Credo di aver scoperto il mio talento e la passione per la fotografia in quinta elementare, quando, con la mia automatica a pellicola, ho scattato durante una gita scolastica a Firenze. Ricordo ancora l’emozione quando le mie foto vennero scelte per essere esposte alla mostra della scuola.

Poi ci sono state le notti insonni da ragazzino, prima di andare a comprare la mia nuova compattina digitale Canon: non vedevo l’ora di poter scattare senza limiti, di avere sempre con me quello strumento magico.

Da allora è passato tanto tempo, tante macchine fotografiche, tanti viaggi, emozioni, ed infiniti attimi impressi.

La mia passione per la parte più tecnica e tecnologica della fotografia è rimasta viva, e mi ha portato a diventare docente presso lo IED di Milano, dove dal 2012 insegno fotoritocco e postproduzione.

Col tempo ho però affinato anche lo sguardo, e la creatività è cresciuta con me — soprattutto da quando sono diventato papà di due meravigliose bambine, delle quali ho catturato in foto istanti per me preziosissimi.

Dallo still life inanimato dei primi anni della mia carriera, mi sono lentamente — ma con decisione — dedicato sempre di più alle persone, alle emozioni, ai momenti spontanei che accadono e poi svaniscono… se non catturati in una fotografia capace di renderli eterni.

Il momento, la luce, la composizione: sono questi gli ingredienti che rendono una fotografia capace di regalare un’emozione profonda. Oggi, ma soprattutto domani. Questo è quello che inseguo costantemente, e con grande passione, in tutto quello che faccio.

Matteo Bricchi

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